Sono sempre stato affascinato dall’osservazione e dalla contemplazione, che ho cercato poi di fissare a parole, forse per un bisogno innato di conservare nel tempo quelle sensazioni. Scrivere riassunti, resoconti e riflessioni è diventato con il tempo un bisogno costantemente presente.
Da sempre ho tenuto il diario dei miei viaggi, piccoli o grandi che fossero; ho riassunto le mie giornate (tutte le mattine a colazione) e ho scritto pensieri, in una forma un po’ poetica. Pensieri semplici, riflessioni istantanee che in realtà non vogliono veramente essere poesia, ma il risultato di sensazioni vissute, scritte in tempo reale o appena mi è stato possibile.
Scritti a caldo e riletti a freddo, li ho riconosciuti nel loro intento primordiale che è semplicemente quello di contemplare.
Di tanto in tanto si possono trovare apprezzamenti personali e anche qualche breve giudizio. Alcuni si rapportano ai miei stati d’animo; altri parlano di stagioni e del tempo che scorre; altri della “gente comune” che vuol dire tutti noi; altri ancora del mondo e di come mi pare stia cambiando.
Attraverso queste piccole porzioni di pensiero ho cercato spesso di confrontarmi con quello che mi sta attorno e che giorno per giorno si può incontrare nella vita.
Avrei voluto tenere per me questi pensierini (e li ho custoditi anche gelosamente!) poi ad un certo punto ho pensato che fosse più giusto e arricchente condividerli con altre persone.
Piero Sanna


Il girotondo

Ecco, siamo qui,
belli e brutti,
grassi e magri,
giovani e vecchi,
sani e malati,
felici e depressi,
poveri e ricchi.
Siamo tutti qui,
a fare il nostro girotondo,
più o meno tondo
e più o meno lungo,
in attesa di grandi novità,
per cambiare un giorno,
forse domani,
la nostra vita,
che pure va bene
così com’è,
nel bene e nel male
e così sia.