“Poichè il mondo è così infido
mi vesto a lutto”
Bruegel
Le prose qui riunite rappresentano un tentativo di narrativa “surrealistica” e fantascientifica, frutto assai poco diffuso presso gli autori svizzeri di lingua italiana e forse anche meno ricercato dai lettori di casa nostra, ancora piuttosto restìi, ci pare, al consumo di rappresentazioni di quelle crudeltà sublimi che deliziano invece sempre più certo pubblico d’oltralpe e d’oltreoceano. In effetti, il percorso delineato nella successione degli otto racconti tocca territori tematici di due specie, racchiuse in nuce entro il titolo stesso del libro: “crudeltà” e “fantasia”, due insiemi a cui riconducono immediatamente “boia” e “arcobaleno”.
dalla prefazione di G.Pedrojetta |