IL CANTO DEGLI ANTENATI
è più che un grande romanzo, è lo stupefacente ampliamento di un grande coro, o per meglio dire di un canone che sale da una tonalità all’altra e si dispiega dall’inizio della vita fino alla morte e viceversa, attraverso la filigrana polifonica delle trasparenti voci di Settimo e i suoi fratelli, dei suoi genitori e progenitori, incastonata in un passato che non ha mai smesso di esistere.
dalla prefazione di Rodolfo Bianchi |