[...] Affetti e passioni, in continuo movimento, raramente cedenti alla contemplazione, perché anche gli elementi del paesaggio si rincorrono e si sorpassano o sembrano dominati dalla furia delle acque che si accavallano nella stretta gola:
… non senti le mie parole / sopraffatte dal rimbombo / delle onde ruggenti / accavallate nei rimbalzi…
Ecco allora che il capitolo finale si avvicina a quello iniziale, non più però su un palco, ma nei vari momenti della vita quotidiana, o, se si vuole, sulla gran scena del mondo, dominata dall’incessante fluire del tempo:
... Oggi non hai più dubbi / ma dove sarà il nonno / quando sarai più grande? / Felice te che non conosci / l’angoscioso fluire del tempo... Un fluire incessante che in fondo dà corpo e senso, diventandone il fulcro, alla “danza della vita”.
dalla prefazione di Lisa Ferretti
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