Chi sceglie di leggere racconti troverà da Marialuisa Polar giusto desinare. La lista delle vivande spazia dall`atmosfera di un seicento riportato con vividi, talvolta anche feroci aromi, allo spleen dello scrittore decadente che l`autrice con adeguati rinvii malinconici tratteggia sulla sponda dei suoi trascorsi amorosi. La scrittrice ha il tratto versatile, capace di immergersi nella lingua del tempo con lessico attagliato e pennello di fiamminga, precisa coloritura. La si sente fremere, lei che già si era cimentata con la lirica, e trattenersi quasi a fatica dallo spezzare le frasi in versi e misteriose ellissi.
La si accompagna nel ricostruire con accurata e accorata pietà una storia di paese appassionata, ferina e tragica. Ci mostra le trattenute lacrime di donne alle quali lei offre lo spazio ricco di colori rimandi del suo fraseggio tornito. La Polar non vuole rifuggire dalla compassione per le sue protagoniste. Le sorprese aspettano il lettore a ogni angolo degli squarci biografici che la scrittrice stende nelle su pagine di sempre diverse e accattivanti atmosfere.
Dott.prof. Sebastiano Martinoli
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