Sono anni che salgo su treni. Treni con destinazioni diverse. Treni che sferragliano veloci. Treni che rallentano inesorabilmente.
Treni che puzzano di urina, di ferro sporco, di freni consumati o che non hanno alcun odore, quasi asettici.
Quante persone ho incontrato – o anche solo sfiorato – nel mio viaggiare su rotaia.
Persone tutte diverse le une dalle altre: strane, speciali, fragili, intriganti, sole, malate dentro e fuori, persone con caratteristiche straordinarie.
Tra tutte quelle persone ne ho scelte alcune da raccontare in Odore di treno perché la loro fugace presenza nella mia vita mi ha fatto partire per viaggi interiori che, forse, non avrei mai intrapreso riconducendomi a tempi e a luoghi che avevo dimenticato.
Persone sconosciute mi hanno regalato la conoscenza di me stessa.
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