Sono riflessioni che sgorgano nel silenzio, da quei silenzi che si fanno sempre più rari nel nostro umano esistere.
Vi è il sostare pensoso sulle cose e le vicende dell’uomo, il meditare sul senso dell’esistere, sulla natura colta nella caleidoscopicità del suo manifestarsi, vi è il chiedersi se siano davvero progresso quelle tendenze attuali che noi troppo spesso e spicciamente qualifichiamo di “sviluppo”.
Né l’interrogarsi non poteva non toccare certo modo di costruire oggi all’uomo la sua casa: interventi che non poche volte si tramutano in un greve determinismo che pesa sul contesto di vita della gente, di tutti noi.
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