[…] la forza di Grignola, la coralità di partecipazione che anima le sue pagine, la densità di esiti poetici, la coerenza con il vissuto, la ricerca dell’assoluto, mostrano i livelli cui può giungere lo scrivere in dialetto, la sua dignità e essenzialità. […] Non vi è nulla di posticcio, di esibito in lui; e piace anche come uomo per il suo essere schivo: una qualità oggi rara, e che piaceva intensamente ad amici come Biagio Marin che fu tra i suoi estimatori convinti.
dalla prefazione di Ottavio Lurati |