A ventitré anni, nel 1885, Angelica Rusconi lascia la valle Verzasca per quello che qualche emigrante descrive come "il paradiso delle donne". La California - raccontano le sue lettere, piene di sentimenti e cariche di umanità - le offre un lavoro, una famiglia, una vita assai diversa da quella dell'infanzia della gioventù. Ma il destino è implacabile con la giovane figlia del Barbarossa (di lei, e del padre, parla Piero Bianconi nel suo Albero genealogico): che nel 1904, poco più che quarantenne, muore senza mai essere tornata in patria.
a cura di Renato Martinoni |