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LA BAMBINA E LE BOMBE
Ketty Fusco
2007
112 pp.
25 Fr./ 00 Euro
I pedigreed

[…]L’autrice, già interprete di teatro, regista e attrice, conosce l’arte di battere i tre colpi in quel preciso momento; l’arte di cogliere quel segno, quell’immagine, quel paesaggio (profili lontani di mare, ma anche vette di monti, laghi insonnoliti e verde di castagni), l’arte di cogliere quello sguardo o quella luce che sull’istante saprà sdoppiarsi, sovrapporsi, rivelarsi: e il caffettano rosso della giovane donna al mare di Sant’Angelo andrà a sovrapporsi al proprio di venticinque anni addietro, rosso di vita come fosse di oggi; Vincent van Gogh, vivo e impossibile davanti al proprio ritratto, si rivela in un eterno oggi alla prostituta sua modella; la parola “bombe” suonerà come un’eco veritiera, due volte spropositata nella voce della bambina dagli occhi azzurri di luce marina, ritrovata ormai sessantenne.[…]

[…]Tempo senza tempo: è la chiave di scrittura (e di lettura): da un dettaglio presente, apparentemente insignificante, far scaturire per ventura il lampo che accenderà il dettaglio gemello di un tempo passato, ora riemerso in mille e più significati, più vivo che mai, fuori dal tempo: “Ci ritroviamo in una realtà diversa…: vecchi ragazzi d’un tempo, fuori dal tempo reale” (Una giornata di mare). E non sarà un caso che simili prodigi si manifestino volentieri nell’incanto di miraggi marini; forse i preferiti, dagli imperscrutabili orizzonti: “Chissà come lo chiamano i gondolieri di S. Marco questo vento molle e pungente che muove, a dicembre, nebbie leggere sulla laguna. E le isole appaiono e scompaiono in una luce di opale e di viola?”(Metamorfosi)

Sarà qui, in questa luce irreale, che faranno la loro naturalissima comparsa i protagonisti dei racconti: “..e a bordo delle isole ribelli appaiono i volti del nostro esistere: gli amici, i nemici (ma ne abbiamo poi?), le persone degli incontri occasionali, le creature che hanno animato i nostri giorni reali e la nostra fantasia.”[…]
dalla prefazione di Anna Felder

Illustrazione di copertina di Giuliano Togni

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