con un intervento di Anna Felder
"Al di là delle atrocità, delle aberrazioni e violenze che ci costringono, noi esseri umani, a fuggire dai nostri luoghi perché opprimenti, insostenibili, pericolosi spesso in termini di sopravvivenza; arrivati oltre a tutto questo (se un oltre è rimasto), quello che accomuna i migranti è la speranza, il desiderio di ritrovare un sé integro, più libero di sperimentarsi, un sé da lenire e poi ricostruire. In questo senso, nel senso dell’immaginario, del sogno, siamo tutti migranti, tutti alla ricerca di una parte di noi stessi da riscoprire, tutti in viaggio." (l'autrice) |